Confessioni di un codardo - Soffio del Misma

CONFESSIONI DI UN CODARDO

Bukowski era un folle dotato di un talento strabiliante nello scrivere della propria follia. Questa sua bravura si manifesta in particolar modo nei racconti. Con le sue atmosfere della Los Angeles fumosa, malfamata e malsana, con i suoi personaggi al limite della follia, attaccabrighe e sfacciatamente falliti questo autore suscita sentimenti contrastanti e intensi.

Il retrogusto che rimane alla fine della lettura è amaro, ma non interamente ed esclusivamente con una connotazione negativa.

In Bukowski c’è una forza primordiale, istintiva, la forza di chi non ha nulla da perdere. Per questo riesce a scherzare con la vita, a schernirla, quasi a dirle con il sorriso sulle labbra che lei, la vita, può continuare a pestare e a ferire. Sono tutte carezze per l’uomo della strada.

SOFFIO DEL MISMA

Un vino che parla del territorio bergamasco come pochi altri. Composto da uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Imberghem raccolte tardivamente e lasciate in macerazione con le bucce per almeno venti giorni, ha il gusto della vita vissuta.

Proprio il metodo di produzione è la causa principale di una gradazione alcolica che si aggira intorno al 15%.

Così il Soffio del Misma è un vino vero, con grande corpo e grande morbidezza, ma anche tanta energia, proprio la stessa dell’uomo che non si arrende mai, che non ha niente da perdere e che si fa beffe del dolore, dei fallimenti e dei colpi più duri della vita.

L'ABBINAMENTO

L’abbinamento tra i racconti di Bukowski e il Soffio del Misma è un’esperienza energizzante.

Appare come un dialogo tra due amici che hanno visioni opposte delle cose della vita, delle donne, dell’alcool. Un ottimista piegato dai fallimenti, un po’ lamentoso, ma tutto sommato divertente, e un altro ottimista più baldanzoso, allegro, sognatore, disinteressato alle insignificanti faccende di tutti i giorni, con una grandiosa visione del futuro, illusoria, ma piena di ripercussioni positive sul presente.

Libro e vino, vino e libro, in una spirale di sensazioni sempre nuove e sempre diverse, fino all’ultima goccia, fino all’ultima pagina.